ECO TURISMO

Viene spesso  chiamato “turismo alternativo”, oppure “turismo responsabile”, oppure ancora “turismo sostenibile”, ma l’eco turismo racchiude in se’ il significato di un po’ di tutti e tre i termini.

Quando partiamo per le vacanze non pensiamo mai quanto il nostro viaggio possa influire in generale sull’ambiente ed in particolare sui luoghi che andiamo a visitare.  Uno spostamento di oltre 450 milioni di persone l’anno in giro per il mondo è chiaro che produrrà danni all’ambiente basti pensare all’inquinamento prodotto dai mezzi di trasporto (aerei, navi, treni, ecc.) ma anche alla distruzione di habitat naturali che fanno largo all’insediamento di strutture ricettive e ricreative. Oggi trascorrere le proprie vacanze al mare o in montagna, in stretto contatto con la natura, sta diventando una esigenza sempre più diffusa, però se lo facciamo nel pieno rispetto dell’ambiente e della natura questo ci renderà sicuramente ancora più soddisfatti.  E’ importante essere consapevoli che anche noi turisti abbiamo delle responsabilità e che con il giusto atteggiamento, con delle giuste scelte, durante il periodo di relax, possiamo contribuire anche a salvaguardare ed aiutare la natura. Di seguito si riportano le regole per l’eco turista (fonte CTS Ambiente): 

  1. Incoraggiate e sostenete gli organizzatori di viaggi e soggiorni che hanno adottato un atteggiamento responsabile nei confronti dell'ambiente e delle popolazioni del posto.  Preferite quei Paesi,  regioni, località che hanno adottato appropriate misure di protezione del loro patrimonio naturale e rispettano i diritti umani.
  1. Informatevi sempre sulla cultura, le abitudini, le problematiche ambientali e socio-culturali del paese che andrete a visitare: questo vi permetterà di non offendere la natura e le popolazioni locali.
  1. Non rendetevi complici dell'estinzione di piante o animali rari con l'acquisto sconsiderato di souvenir che ne implicano l'uccisione o il maltrattamento, o la cui produzione arreca danni inaccettabili all'ambiente. Non comprate animali vivi.
  1. Il vostro impatto sull'ambiente è tanto maggiore quanto più lontano andate e quanto più rapido è il mezzo di trasporto che utilizzate.  Viaggiate fuori stagione per non contribuire alle congestioni e agli affollamenti che danneggiano l'ambiente.
  1. La conservazione della natura e il benessere delle popolazioni locali dipendono dalla possibilità di vivere in maniera dignitosa senza impoverire o distruggere l'ambiente.
  1. Fate, quindi, in modo che il vostro viaggio apporti dei benefici ai locali, avvalendovi, quando possibile, dei loro servizi piuttosto che di quelli offerti da compagnie straniere. Questo vale tanto nella scelta delle sistemazioni, quanto in quella dei mezzi di trasporto, delle guide, ecc. Anche l'acquisto di prodotti locali (rispettando pero' il punto 3) puo' aiutare.
  1. Viaggiate in piccoli gruppi: razionalizzerete i consumi senza risultare invadenti nei confronti delle piccole comunità visitate.
  1. Adattatevi alle abitudini locali piuttosto che pretendere di mantenere le vostre anche in capo al mondo. Fornire standard occidentali, oltre ad impoverire le culture, implica costi maggiori e quindi guadagni ridotti per i locali.
  1. Viaggiate sempre 'in punta di piedi', cercando di non lasciare traccia del vostro passaggio. Non portate via niente, non raccogliete sassi, conchiglie, fiori. Muovetevi con delicatezza, specialmente dove l'ambiente lo richiede. Non fate rumori inutili, disturbereste gli animali.
  1. Visitate i parchi nazionali, le riserve, i santuari: esistono anche grazie ai vostri biglietti d'ingresso.

Quindi, al momento della scelta e dell’acquisto del viaggio, il buon eco turista raccoglie presso l'Agenzia di Viaggio o il Tour Operator tutte le informazioni necessarie sulla località prescelta, le sue caratteristiche ambientali e socio-culturali, in modo che ogni viaggio venga intrapreso con l’adeguato bagaglio di conoscenze e informazioni.   In particolare le informazioni devono mettere in risalto l’importanza di un rapporto rispettoso con le popolazioni locali e come evitare comportamenti dannosi per l’ambiente.  Alcuni pacchetti turistici prevedono già la segnalazione di una bibliografia sulle località visitate.                Tutte le offerte turistiche devono prevedere le seguenti informazioni prima del viaggio: -        attrezzatura necessaria (“cosa portare”) -        precauzioni di comportamento -        eventuali codici di condotta.

Alcune segnalazioni.

1) Trekking: i percorsi di primavera - In uno scenario emozionante tra la natura incontaminata che si risveglia dal rigido inverno con gli odori ed i colori della vegetazione rigogliosa che dà spettacolo di se. 

Monte Falterona: da Forlì, lunga la via Emilia, in direzione Cesena, si arriva all'incrocio con Ronco. Si imbocca la strada n. 310 in direzione Galeata, e si prosegue fino a Campiglia. Qui inizia il sentiero che risale fino al rifugio Capanne tra grandi abeti bianchi; noterete anche la presenza di un impianto di risalita. qui comincia la ripida salita al Monte Falco (1658 metri), si prosegue verso il Monte Falterona, scendendo poi alle sorgenti dell'Arno,oppure rientrando lungo il crinale al Passo della Calla per poi fare ritorno a Campiglia.  

Le Cascate dell’Acquacheta  da San Benedetto in Alpe: la durata della passeggiata è di un’ora e mezzo. Da Forlì si risale l'Appennino imboccando la strada n. 67 in direzione S. Benedetto in Alpe, paesino a 495 metri sul livello del mare e situato lungo la strada. Nei pressi dell'unico ponte, parte un comodo e poco impegnativo sentiero che risale la sponda sinistra del fosso dell'Acquacheta fino all'omonima  cascata e alla piana dei romiti, con belle vedute sul corso d'acqua attraverso prati e faggete dal ricco sottobosco. Alla cascata è possibile anche fare un bagno sempre che la stagione primaverile lo permetta: ma attenzione l’acqua è fredda anche in piena estate, almeno quella veloce, non ferma nelle pozze assolate.   Lungo il tragitto non vi sono rifugi per cui è importante acquistare vivande nel paese acquistate. 

San Benedetto in Alpe (S.p.  55) > Colle di Tramazzo - Ha una durata di 2 ore e 30 circa, il percorso – di media difficoltà – che, sempre da San Benedetto in Alpe, sale al Colle di Tramazzo. Due chilometri dopo S. Benedetto in Alpe (S.p. 55) si prende il percorso 415 diretti verso Capannucci.  Si sale, quindi, verso Rio le Celle e Susinelli fino al Colle di Tramazzo (1000 metri di altezza), punto di arrivo. 

2) Tour vulcanologico alle isole Eolie - Visitare un arcipelago vulcanico guidati da un geologo esperto in vulcanologia è sicuramente un’esperienza istruttiva, oltre che emozionante. Eruzioni di lave e lapilli che si  possono osservare ogni giorno, sorgenti termali dove fare il bagno in qualsiasi stagione e crateri da visitare camminando sul loro bordo sono un esempio di quello che troverete in questo viaggio con “Kailas viaggi e trekking”.   www.kailas.it

3) La casa delle Farfalle - In Italia i centri dove si possono imparare a conoscere le farfalle e osservarle nel loro ambiente naturale sono pochi.  Uno di questi è la Butterfly Arc   centro  di  educazione ambientale sito in Montegrotto Terme (Padova).   Nella Casa delle Farfalle, della Butterfly Arc, è possibile ammirare il volo libero delle farfalle, che così possono essere viste dal vivo.   www.butterflyarc.it 

4) Trekking delle isole Egadi   Tra boschi rigogliosi, profumate essenze di macchia mediterranea e aspre rocce a picco sul mare, un viaggio tra un dedalo di grotte ed anfratti scolpiti dal mare e dal vento, alla ricerca di graffiti e pitture rupresti, testimonianza di una primordiale civiltà umana.   

5) Studiare i delfini alle isole Eolie Trattasi del progetto realizzato dalla NECTON Marine Research Society ed ha la collaborazione di Swarovski optik, AGCI Agrital, Icarus Elicotteri, Associazione Mediterranea per la Natura e con il patrocinio del Comune di Santa Marina Salina. Lo scopo principale è quello di unire l'attività di ricerca con la didattica per dare a tutti i partecipanti ai corsi le conoscenze e gli strumenti idonei alla scoperta dei delicati equilibri che legano i mammiferi marini all'ambiente.    

L'area di studio è l'arcipelago delle Isole Eolie che rappresenta una zona di transito per tutte quelle specie che per ragioni trofiche o riproduttive compiono migrazioni all'interno del bacino. I corsi verranno organizzati nel periodo compreso tra il 14 settembre ed il 4 ottobre 2009. Le iscrizioni saranno possibili a partire dal 10 giugno. Ogni corso è aperto ad un massimo di 10 persone.    www.necton.it

                                                                                     Maurizio Misitano