Elettrosmog:                                           il nemico è spesso proprio in casa nostra.

Quando ho incominciato ad interessarmi di architettura bioecologica e di inquinamento indoor (parlo dell’ormai lontano 1996) sapevo che l’inquinamento in casa era superiore di quello esterno.   Si diceva che l’aria interna agli alloggi era più inquinata di 5 -10 volte di quella esterna per la mancanza di idoneo ricambio, per l’utilizzo di prodotti per il trattamento delle pareti non traspiranti, per l’installazione di infissi ermetici che garantivano sì il risparmio energetico, ma non permettevano il cosiddetto “ricambio naturale dell’aria” (dovuto agli spifferi). Anche l’elettrosmog era presente in casa con valori generalmente maggiori rispetto a quelli esterni (escludendo casi particolari per la presenza di tralicci ENEL o altre fonti emissive nelle vicinanze dell’alloggio). Sapevamo anche che l’inquinamento elettromagnetico avesse tendenza ad aumentare, ma, sinceramente, credo che adesso siamo arrivati all’eccesso ed è necessario, in casa, stare molto accorti alla scelta e all’uso di apparecchiature elettriche ed elettroniche, questo per garantire ambienti più salubri a noi stessi e ai nostri figli, soprattutto se neonati. 

Con questo breve articolo è mio intento fare un po’ di chiarezza sulla questione inquinamento elettromagnetico indoor e dare alcuni consigli per evitare l’eccessiva esposizione a questi campi in ambiente domestico. 

Oggi il rischio elettrosmog è aumentato di molto perché si è innalzato il fondo elettromagnetico naturale la cui causa è da imputare alle aumentate e diversificate fonti di emissione artificiali indoor e outdoor.   E’ dovuto alle varie fonti di emissione di campi elettromagnetici che provengono sia dall’esterno (tralicci Enel, ripetitori della telefonia mobile, ponti radio, ripetitori delle tv e radio private e non, radar, sistemi WI-FI e WI-MAX, ecc.) che da tantissime apparecchiature ed elettrodomestici ormai presenti all’interno delle nostre case (elettrodomestici vari, computer, HI-FI, cellulari, sistemi bluetooth, decoder vari, sistemi WI-FI e WI-MAX per il collegamento ad internet senza fili, ecc.). Spesso vengo contattato dalle persone perchè fortemente preoccupate per la presenza di un ripetitore della telefonia mobile collocato nelle vicinanze della loro casa, ma poi constato, durante il sopralluogo, che il rischio maggiore elettrosmog proviene proprio dall’interno.  E’ il caso di dirlo “spesso il nemico elettrosmog è proprio in casa nostra”. 

Dobbiamo essere oculati nella scelta delle apparecchiature e delle tecnologie che utilizziamo in casa e dobbiamo essere certi di usarle nel modo più corretto per ridurre al massimo l’esposizione del nostro corpo ai campi elettromagnetici.  

Mi spiego meglio con alcuni esempi. 

Che senso ha preoccuparsi della vicinanza di un ripetitore della telefonia mobile quando facciamo un uso smoderato del telefono cellulare oppure del telefono cordless che producono e ci irradiano di onde elettromagnetiche in casa?  E’ evidente che questi telefoni in casa inquinano molto di più del ripetitore della stazione radio base all’esterno.  A tal proposito non mi stancherò mai di raccomandare di usare con moderazione il telefono cellulare; e poi, ricordiamoci che il telefono cordless è anch’esso un cellulare e, se proprio non possiamo fare a meno di averlo in casa,  bisogna osservare alcune regole fondamentali per un uso intelligente: 

- telefonate brevi;

- mai tenerlo in camera da letto o nelle camerette dei bambini, 

- riporlo sempre nella sua base dopo averlo usato (contrariamente, crea onde elettromagnetiche che lo tengono in contatto continuo con la base);

- meglio, quando è possibile, usare il telefono fisso. 

Oggi la tendenza è quella di sostituire il telefono fisso con il cellulare ma questa tecnologia crea un forte inquinamento elettromagnetico indoor e quindi consiglio vivamente di non farsi coinvolgere da questa tendenza; meglio tenere ed utilizzare il classico telefono col filo, questo non inquina, non genera alcun campo elettromagnetico ed inoltre possiamo telefonare quanto vogliamo in assoluta tranquillità. Anche i modem wireless, i sistemi WI-FI e WI-MAX generano campi elettromagnetici in casa e quindi usiamo questa tecnologia senza fili solo quando proprio non possiamo farne a meno; consiglio sempre il collegamento ad internet col sistema a cablaggio (con i fili) così non creiamo inquinamento. 

Ancora, generano inquinamento elettromagnetico insidioso in casa: 

-i ripetitori tv, che servono per portare il segnale satellitare in tutte le stanze dell’appartamento generano; 

- i decoder tv; 

- i baby phon e le telecamere di sorveglianza senza fili, per controllare i neonati nelle loro camerette (si consiglia di evitare tali dispositivi o comunque di usarli dislocandoli in alto e ad oltre il metro di distanza dal bambino; 

- i sistemi di allarme senza fili; ecc.. 

Se in casa abbiamo tutte queste apparecchiature l’inquinamento elettromagnetico sarà molto alto ed allora, non dobbiamo preoccuparci del campo elettrico di pochi Volt/metro (o di decimi di V/m), sicuramente entro i limiti di legge, salvo casi del tutto eccezionali, emessi da un trasmettitore della telefonia mobile sito in esterno vicino casa,  preoccupiamoci, invece, di ridurlo dall’interno (un valido consiglio, oltre quello di evitare o moderare l’uso, è ricordarsi di staccare sempre le spine dalle prese di corrente di tutte le apparecchiature dopo l’uso e specialmente durante la notte). 

Infine, un altro aspetto assolutamente da non sottovalutare è che le onde elettromagnetiche o i campi magnetici generati dalle apparecchiature sopra descritte attraversano le sottili pareti interne, i soffitti ed i pavimenti, e quindi si può creare inquinamento anche ai vicini di casa, oppure subirlo da questi ultimi.   Segue una vecchia tabella che quantifica alcuni valori espositivi, così da permetterci di fare dei confronti e scelte consapevoli (teniamo presente che i limiti di legge previsti in ambienti dove si permane più delle 4 ore è di  6 V/m e che gli elettrobiologhi consigliano di non superare i 0,2 V/m nelle camere da letto).

Naturalmente nella breve esposizione ho trascurato il discorso elettrosmog legato ai classici elettrodomestici (frigo, forno elettrico, tostapane, ecc.) perché trattati in altri articoli e sui quali si è già parlato tanto ma che sono, ricordo e sottolineo, anch’essi fonte di inquinamento elettromagnetico indoor. In generale per quest’ultimi consiglio, come già detto altre volte, di usare la regola del metro: sostare alla distanza minima di 1,00mt. dagli elettrodomestici e apparecchi elettrici vari in funzione. Per tutti gli elettrodomestici e apparecchi vari che si usano occasionalmente, o saltuariamente durante la giornata, ribadisco il consiglio di staccare sempre  la spina dalla presa quando non servono così si evitano campi elettrici e magnetici alternati.