Siamo spiacenti, la possibilità di registrarsi all'evento è finita.

Il progetto del verde pensile alla luce delle nuove esigenze urbanistiche ed abitative, dall’edificio di interesse pubblico all’unita’ abitativa privata


  • Data: 15/05/2009 15:00
  • Posizione Salone degli Specchi - Provincia Regionale di Messina (Mappa)

Descrizione

La storia delle coperture verdi ha origini molto remote, queste risalgono alla nascita delle prime grandi civiltà.  Tutti abbiamo sentito parlare dei famosi giardini di Babilonia costruiti intorno al 590 a.C. dal re Nabucodonosor II.  La tradizione, però,attribuisce la loro costruzione alla regina assira Semiramide e la leggenda vuole che la regina trovasse nei giardini rose fresche ogni giorno, nonostante il clima arido che caratterizzava la città.  Fonti antiche concordano sulla descrizione dei giardini però non forniscono alcuna localizzazione precisa all’interno della città e questo pone in disaccordo gli storici sull’esistenza reale o meno di questi giardini.    Certo è, invece, l’uso del verde pensile presso le  civiltà orientali del  IX e X  secolo a.C..    In Italia,  contrariamente  a  quanto  si  possa pensare,  le  coperture a  verde vantano una tradizione  risalente  come  dimostrano  i ritrovamenti  archeologici  degli  Etruschi  del  400  a.C..

                                                                                                 I giardini pensili di Babilonia

Con il passar dei  secoli  questa  tecnica è andata  perdendosi  nel  nostro Paese, rafforzandosi invece nel nord Europa, dove si è compreso da subito il grande potere termoisolante delle  coperture in terra e piante.    I tetti verdi più conosciuti  sono  infatti quelli dei villaggi della  Penisola  Scandinava, che formano  un  insieme armonico con la natura circostante. 

Poi, intorno agli anni  ’70,  in clima di risparmio energetico, sono tornati alla ribalta in Germania, in Svizzera, in Belgio e in Austria (oggi in Germania esiste un mercato, consolidato ormai da qualche anno, di 13.000.000 mq. l’anno di giardini pensili).

Anche in Italia, con un po’ di ritardo, e soprattutto al Nord, è andato aumentando l’interesse  e l’utilizzo di queste  tecnologie a verde verso la fine degli anni ’90 e, per fortuna,  in questi ultimi anni si sta sviluppando in maniera esponenziale un interesse particolare per le coperture a verde proprio per i riconosciuti vantaggi che tali tecnologie apportano sull’ecosistema urbano.  

Le  coperture  a  verde e il  verde  pensile  non  hanno solo un ruolo estetico e di miglioramento dell’inserimento paesaggistico dell’edificio,  ma possono  svolgere  importanti funzioni  di utilità  diretta,  con  importanti ricadute economiche quantificabili da non sottovalutare.

Le coperture a verde, infatti, apportano numerosi benefici all’ambiente urbano e all’uomo:

riducono  il carico che  grava sulla rete di  smaltimento delle acque meteoriche,   contribuiscono  al  risparmio energetico  proteggendo l’ambiente  costruito  dalle variazioni  termiche  esterne,  determinano  un miglioramento del microclima urbano, svolgono azioni di filtraggio delle polveri,  consentono l’assorbimento dei rumori,  schermano dall’inquinamento  elettromagnetico dell’alta frequenza e,  non meno importante,  hanno un significativo  effetto  sul  benessere  psico-fisico delle persone.  Quindi vantaggi ambientali, economici e di miglior qualità della vita soprattutto in ambito urbano ma anche territoriale.

Le nostre amministrazioni locali dovrebbero incentivare l’uso di queste nuove tecnologie come hanno già fatto tanti altri comuni italiani: Bolzano, ad es., con l’inserimento del RIE, il comune di Manfredonia per contenere le superfici pavimentate, il comune di Rimini che incentiva l’edilizia sostenibile, il comune di Riccione che rende obbligatorio il verde pensile quando non è possibile realizzarlo a terra, il comune di Faenza che riconosce il verde pensile quale strumento di compensazione ambientale, il comune di Reggio Emilia che incentiva il verde pensile per una edilizia sostenibile, e così ancora per tanti altri comuni.